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Sicurezza: A.B.S.

Un po' di storia

Sono trascorsi 25 anni da quando, per la prima volta un'auto di serie aveva tra i suoi optional un sistema in grado di controllare la frenata nelle condizioni più estreme.

Le prime due vetture, sulle quali è stato montato di serie questo dispositivo, sono state la Mercedes Classe S e la BMW serie 7, all'epoca, nel lontano 1978, queste due vetture di classe alta, avevano come optional assai costoso, questo sistema sviluppato da Bosch capace di aumentare il grado di sicurezza in frenata. All'epoca solo lo 0.02% delle auto montava questo dispositivo, dopo 10 anni si era passati allo 0.6%, ed oggi siamo a circa il 70% dei veicoli di nuova immatricolazione, che possiedono questo irrinunciabile optional, e l'ACEA (Associazione Europea delle Case Automobilistiche), ha deciso che, a partire dal 2004, tutti i nuovi modelli di auto dovranno essere dotati di questo sistema, che garantisce la sicurezza in frenata, anche in condizioni estreme.

L'A.B.S. non è nato nel 1978, bensì molto prima, precisamente nel 1936. Nel corso di quell'anno la Bosch presentò un brevetto di un dispositivo che evitava la frenata dura delle ruote di un autoveicolo, anche se all'epoca, la tecnologia disponibile, non consentiva la realizzazione di un dispositivo che assicurasse prestazioni adeguate.

Intorno agli anni 60, venne costruito il primo sistema, denominato ABS1, la cui centralina, con i suoi 1000 componenti analogici e i relativi collegamenti elettrici, non poteva essere utilizzata per una produzione di serie, in quanto non garantiva un adeguato funzionamento.

Solo con l'avvento della tecnica digitale, negli anni 70, si poté realizzare un impianto applicabile agli autoveicoli, i componenti elettronici si ridussero a 140 e finalmente Bosch cominciò a produrre in serie l'ABS2.

Adesso si è raggiunto l'ABS8 con l'aggiunta di vari dispositivi come ASR ed ESP con una riduzione di peso.

Un ottimo sistema di sicurezza

L'ABS è un sistema elettronico-meccanico-idraulico, in grado di aumentare il livello di sicurezza in frenata.

È stato realizzato per governare la vettura durante una frenata alla massima intensità (chiamata, in gergo, frenata da panico) effettuata esercitando la massima pressione sul pedale del freno.

Maggiore controllo dell'auto

Basti pensare che una vettura priva di ABS, durante una frenata da panico, prosegue la sua corsa nella direzione rettilinea che la forza di inerzia le ha imposto, senza possibilità di correzioni, viceversa con l'ABS, sempre nelle stesse condizioni di frenata limite, la vettura risponde alle sollecitazioni del volante, consentendo di cambiare traiettoria e quindi evitare l'ostacolo, per questo motivo l'ABS da il meglio di se durante una frenata da panico in curva, con ostacolo sulla traiettoria.

Non bisogna, con questo, pensare che l'ABS migliori l'efficienza frenante, o che la potenzi, in quanto se ci sono dei miglioramenti nella riduzione degli spazi di arresto, questi sono dovuti solo al fatto che, durante una frenata tradizionale con le ruote bloccate, si riduce l'aderenza col terreno e, di conseguenza, si allunga la frenata.

Ben due sistemi di regolazione

L'impianto ABS unisce in se due sistemi di regolazione: uno elettronico e uno idraulico.

Alla centralina elettronica è affidato il compito di analizzare la velocità di rotazione di ogni ruota, attraverso i sensori montati sui mozzi, per rilevare la tendenza al bloccaggio di una o più di esse. Quando ciò avviene, riduce la pressione idraulica dell'impianto frenante, solo sulla ruota interessata, per mezzo di elettrovalvole.

Nel corso degli anni è stato ulteriormente perfezionato, aggiungendo prima il controllo di trazione o più comunemente chiamato antipattinamento in accelerazione, e, successivamente, l'ESP o controllo di sbandata. Il prossimo passo sarà quello di eliminare la parte idraulica dell'impianto frenante, sostituita con degli attuatori elettrici.

Controllare sempre l'impianto

Per un perfetto funzionamento dell'impianto e per trarne il massimo, è importante tenere d'occhio la spia avaria ABS, presente nel cruscotto, e recarsi subito in officina alla prima accensione durante la marcia, in quanto la spia accesa indica l'esclusione del sistema, al pari tenere in efficienza i pneumatici, in quanto un pneumatico che slitta sul terreno, fa intervenire l'ABS riducendo la frenata.

La spia dell'ABS

Al girare della chiave del quadro, prima di mettere in moto, la spia deve accendersi per poi spegnersi a motore in moto, e restare spenta per tutto il viaggio.

Se rimane sempre accesa, si può trattare di mancanza di alimentazione di corrente alla centralina, al relè di comando elettrovalvole, alle elettrovalvole, al motore pompa e, molto raramente, alla centralina elettronica.

Se rimane spenta viaggiando a passo d'uomo e si accende al superamento dei 30/40 km/h, per poi rimanere accesa fino allo spegnimento del quadro, si tratta di qualche sensore velocità ruote.

Queste informazioni sono offerte da:

Elio D'Amilo
Officina meccanica, Elettrauto
Sito Web: http://www.salentoaziende.it/damilo/.
Documento creato il 08/03/2004 (19:11)
Ultima modifica del 09/06/2007 (09:40)

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